giovedì 29 agosto 2019

Redd Kross - "Beyond The Door"

Redd Kross - “Beyond the Door” (Merge Records 23 agosto 2019)

I Redd Kross, padrini del bubblegum-rock sono tornati con un nuovo album a distanza di 7 anni dal precedente. La missione è sempre la stessa, e di questi tempi ancor più  necessaria, sollevarci lo spirito dalle storture quotidiane, rasserenarci l’anima con un po’ di sano power-pop. Il disco dal titolo “Beyond the door” contiene 11 tracce di tirato rock and roll di chiara matrice californiana, una celebrazione, immune da elucubrazioni mentali, di gioventù, corse in auto e feste in spiaggia. Melodie e dolcezza la fanno da padrona senza mai risultare banali. E’ questo il marchio di fabbrica dei fratelli McDonald, che per l’occasione si fanno accompagnare da due membri dei Melvins, alla batteria Dale Crover e alla chitarra Buzz Osborne ospite nel brano The Party Underground. Certo sono lontani i fasti di “Neurotica” e di “Phaseshifter”, qui i Redd Kross non rischiano ma si abbandonano indolenti al loro clichè conservato in naftalina da decenni, in fondo che male c’è a sentirsi ragazzini a 50 anni. Le sonorità scelte per l’occasione invece sono adulte e fanno il paio con la produzione piuttosto mainstream, il risultato però è godibilissimo. La prima traccia “The Party” è una cover del tema musicale del film “Hollywood Party” con Peter Seller scritta da Henry Mancini, cosi come la conclusiva ”When Do I Get To Sing My Way” è una rivisitazione glam-rock di un pezzo elettro-dance degli Sparks a dimostrazione della passione dei nostri per la melodia a prescindere. Seguono la tiratissima “Fighting” e la titletrack “Beyond the Door” dove spicca un honky-tonk piano forse volutamente suonato con approssimazione. Con “Ice Cream (Strange and Pleasing”) si torna skaters adolescenti alla prima festa in spiaggia.  Si prosegue con la sequenza di accordi cacthy di “What’s A Boy To Do?” carica di reminescenze di Beatles degli esordi. La seguente “Jone Hoople” ci riporta pari pari nei solchi di “Neurotica” fra i quali non avrebbe affatto sfigurato. Nel totale i Redd Kross non deludono mai e sfornano un disco con cui tornare ragazzetti, e sognare il futuro con la testa fuori dal finestrino ed il vento fra i capelli.
                                                                                                          Nino Colaianni

What's A Boy To Do?                                              When Do I Get To Sing My Way



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