sabato 3 agosto 2019

Am Bros One - "Kitarmonica"

Am Bros One - "Kitarmonica" (Factory of the Stars, 2018)

Ai confini fra la Daunia e l'Irpinia sta la cittadina di Ariano. Suoi abitanti i fratelli Ambrosone, in arte Am Bros Onedue giovani musicisti: Manuel chitarrista e polistrumentista, Gabriel fisarmonicista. Con il progetto Kitarmonica e questo omonimo esordio cercano di concretizzare nuove ipotesi musicali. Se la strumentazione è in sé originale, identificare il genere di musica è complicato: potrebbe essere una nuova forma di fusione Jazz come un Rock Crossover ad alto contenuto di originalità. Limite dell'operazione sono (come capita ai musicisti moderni) le risorse finanziarie: il disco è stato registrato in due sessioni di un giorno l'una, con un lavoro che lo fa equivalere ad una bella dimostrazione delle potenzialità. I fratelli si muovono infatti su coordinate che fin dalla traccia iniziale stupiscono: Jazz, Tango, Folk appenninico giostrati in un costante assalto gentile fatto di gioco e ghirigori. La successiva Event Horizon compie un piccolo salto dalle parti dell'Al Di Meola di metà anni '80, con la chitarra che insegue sensazioni astratte e la fisarmonica che le va dietro. Global Warning spiazza in maniera ancora più esplosiva: un Tango Metal a base thrash voivodiana periodo "Killing Technology" suonato con la chitarra elettrica, che da un'iniziale assalto minaccioso si sposta attraverso un assolo di matrice Judas Priest in un'apoteosi finale in chiave maggiore. La successiva Micropia risente dell'influenza del Capossela più sardonico, con l'armonica intenta a seguire strade inusuali per il Folk italico mentre la chitarra inanella un lungo assolo acustico fino a una eccellente marcetta. Le tracce in partecipazione con altri musicisti danno suggerimenti più precisi delle possibilità del progetto: la fusion minimalista di Tramonti di Luna si colora di tinte calde e rasserenanti grazie al sassofono di Luca Roseto, mentre Gabriel lavora sul suono in modo etereo e Manuel fa piccoli gesti all'acustica. Follow Your Dreams s'avvale della chitarra elettrica di Daniele Castellano, in un raffinato duello a ruoli costantemente invertiti fra i tre strumenti. Il disco si chiude con Circus Parade, nel quale un secondo fisarmonicista e tastierista, Carmine Ioanna, fa partire un allegro carosello a ritmo medio, inanellato da una marea di note che non sembrano abbattersi ma adagiarsi con garbo in un disegno che appieno rappresenta il disco: Am Bros One è una potenzialità da esprimere. Le domande sorgono spontanee: con una formazione Rock come funzionerebbe questa musica? Come registrarla? I fratelli Ambrosone dimostrano a tutti che per rinnovare la musica, dal folk al metal ci vogliono sperimentazioni serie: strumentazioni inusuali, inserimenti di più stili nelle composizioni, arrangiamenti coraggiosi, tecniche di registrazione particolari. Riusciranno a a farlo in Italia? A questa domanda si spera risponderanno con un secondo disco, per ora è bello godere di questo simpatico esordio.     Am Bros One     Global Warning
                                                                                                                                       Luca Volpe



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